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PERCHÈ?


Trieste è spesso descritta come una città per certi versi addormentata, lontana e sospesa tra passato e futuro, tra fantasia e realtà. Proprio per questa sua atmosfera così unica, piena di carattere, arte e storia noi non intendiamo tentare di svegliarla bruscamente ma desideriamo farla conoscere e amare altrettanto nella sua eccezionale e singolare dimensione di “sognatrice”.


Solo grazie alla passione per questo progetto è già stato ultimato un trailer di 2 minuti e mezzo presentato come Evento Speciale il 21 marzo scorso al prestigioso festival Cortinametraggio a Cortina e in contemporanea anche a Trieste al cinema Nazionale. 

Il trailer ottiene un ottimo riscontro tra pubblico e addetti ai lavori, tanto è vero che si porta a casa il premio Lenovo Yoga Book per l'originalità dell'idea e del progetto e una madrina d'eccezione, l'attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta.

COME

Il linguaggio è quello dell'animazione, che prende un po' del cinema, del cortometraggio, del fumetto e dell'illustrazione. Per ogni secondo ci sono almeno dai 12 ai 25 fotogrammi (in questo caso non foto ma disegni!) che il nostro occhio percepisce come un filo fluido e senza soluzione di continuità. 

Il processo di realizzazione è dunque lungo e costoso, ma il risultato inconfondibile.

Per questo progetto giochiamo con varie tecniche: alcuni dei luoghi reali che nei disegni sono perfettamente riconoscibili vengono poi ripresi in video e viene creato un animatic, cioè il disegno viene messo in movimento fondendolo col video. Il disegno si mescola quindi con la realtà e può succedere che i palazzi siano disegnati, ma il mare che si infrange sul molo di fronte sia reale.

I tempi e i costi sono diversi rispetto ad un cortometraggio, ma crediamo che l'animazione sia il linguaggio giusto per raccontare la magia della nostra storia.

PERCHÈ UN FILM D'ANIMAZIONE?


Perché se nel nostro claim Trieste si anima, quale miglior linguaggio se non quello che prende un po' del cinema, del cortometraggio, del fumetto e dell'illustrazione, l'animazione appunto.


Per ogni secondo ci sono almeno 16 fotogrammi (in questo caso non foto ma disegni!) che il nostro occhio percepisce come un filo fluido e senza soluzione di continuità. Il processo di realizzazione è dunque lungo e costoso, ma il risultato inconfondibile.


I tempi e i costi sono diversi rispetto ad un cortometraggio, ma crediamo che l'animazione sia il linguaggio giusto per raccontare la magia della nostra storia.


La tecnica dell'animazione è nata quando è nato il cinema, ma come il cinema è attuale e in continua evoluzione. Per questo progetto giochiamo con  varie tecniche: alcuni dei luoghi reali che nei disegni sono perfettamente riconoscibili vengono poi ripresi in video e viene creato un animatic, cioè il disegno viene messo in movimento fondendolo col video. Il disegno si mescola quindi con la realtà e può succedere che i palazzi siano disegnati, ma il mare che si infrange sul molo di fronte sia reale.

Sostenendo il progetto, permetterai anche di ultimare le tavole, per ora 5 delle 12 totali previste dalla sceneggiatura.

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